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Archive for April, 2006

2001: A Space Odissey

Monday, April 10th, 2006 by

In preparazione spirituale per la settimana kubrickiana alla ormai nota rassegna del cinema indipendente (IFS) parliamo un pò dell’immenso capolavoro del Maestro, che in realtà ho (ri)visto qualche mese fa, sempre all’IFS.

Leggenda dice che quando Kubrick decise di fare Il Film di Fantascienza si rivolse naturalmente a quello che considerava, mica a torto, Lo Scrittore di Fantascienza. Il quale, commentando in seguito il parto delle loro menti malate, disse che se qualcuno lo avesse capito interamente avrebbe ritenuto di aver fallito. O è la definizione di Arte. Oppure la prova che erano due pazzi. Che poi non c’è tutta sta differenza. Credo che Odissea 2001 sia l’unico caso di film tratto da un libro scritto durante la lavorazione del film e pubblicato dopo l’uscita del film (poi uno dice che a lavorare con Kubrick alla gente gli veniva l’esaurimento nervoso). Insomma, date le premesse, uscire dal teatro con un pò di confusione mentale è inevitabile.

Odissea 2001 è un film notevole per molti motivi. Riuscire a tenere la scena per quasi tre ore di cui circa metà senza dialogo (la prima parola viene pronunciata a 25 minuti dall’inizio e l’ultima a 23 minuti dalla fine) contando solo sulla musica e sulla scenografia richiede un’abilità registica quasi sovrumana. La precisione e l’attenzione maniacale ai dettagli di Kubrick unita al rigore scientifico di Clarke risultano in scene che impressionarono Neil Armstrong e fecero dire all’astronauta russo Leonov: “ora sono stato nello spazio due volte”. La maggior parte dei film di fantascienza dopo qualche anno appare irrimediabilmente datato. Il progresso tecnologico reale è semplicemente troppo rapido e spesso imprevedibile per permettere una efficace estrapolazione. Ma Odissea 2001 non mostra quasi per nulla la sua età e continua a essere estremamente credibile (per non parlare della numerose previsioni pienamente azzeccate) anche a distanza di più di 30 anni, segno dell’insano perfezionismo di Kubrick e Clarke.

Odissea 2001 andrebbe visto con lo stesso spirito con cui si leggerebbe un poema: senza cercare di capire o razionalizzare, lasciando che la storia lavori sull’inconscio e trasmetta le sue sensazioni indirettamente. Kubrick stesso lo vedeva così e aveva ragione. E’ un poema sull’uomo, sull’evoluzione, l’intelligenza (naturale e artificiale), la scienza, Dio, la psicanalisi e la coscienza. Insomma tutti i fondamentali filosofici della nostra civiltà (e la scelta di “Così parlò Zarathustra” come tema musicale non può essere casuale). Se ci si pensa il numero di questioni cruciali che riesce a toccare, in questo modo indiretto ed implicito, è davvero impressionante. L’impatto che 2001 ha avuto sulla fantascienza, sulla cinematografia e sulla cultura pop è talmente vasto che si può senza dubbio definire uno dei film più influenti e importanti di tutti i tempi. E se ne potrebbe discutere (in effetti se ne è discusso) per ore e scrivere pagine e pagine. Ma mi fermo qua. E’ un film da vedere. E forse ancora meglio è un film da sentire.

Curiosità: pare che Kubrick volesse assicurarsi con i Lloyd’s di Londra per proteggere il film nel caso venisse scoperta un’intelligenza extraterrestre prima dell’uscita del film, ma la polizza fu rifiutata. Che i Lloyd’s sappiano qualcosa che noi ignoriamo?

Let me put it this way, Mr. Amor. The 9000 series is the most reliable computer ever made. No 9000 computer has ever made a mistake or distorted information. We are all, by any practical definition of the words, foolproof and incapable of error.

Short Message Service #1

Sunday, April 2nd, 2006 by

Dato che il sottoscritto si è rotto le scatole di dover ripulire ogni mattina i commenti dai simpatici messaggi lasciati dagli spammer (che possano morire dopo atroci e prolungate torture e poi passare l’eternità in compagnia di Maria de Filippi) durante la notte, da oggi è attiva una piccola ma tremendamente astuta funzione anti-spam. In pratica chi vuole commentare un post (autori esclusi, se loggati-in) deve prima dimostrare di essere in grado di fare una semplice addizione, cosa che supera le capacità mentali dello spammer medio.
Se ne approfitta per fare un pò di pulizia: sistemazione delle categorie per soddisfare i capricci di Yash (che è pregato di controllare che adesso siano a come vuole lui), nuova versione fiammante di WordPress, aggiornamento del sistema di backup automatico del database e nuovo script di statistiche di accesso, visto che quei farabutti di Nedstat hanno deciso arbitrariamente di associare pop-up pubblicitari al loro contatore. Purtroppo non sono riuscito a trovare nessuno script per fare in modo che la nostra bionda residente non si dimentichi la password una volta alla settimana.

Ah, e visto che qua bisogna sempre parlare di cinema, ecco un post di Freddy Nietzsche sugli attori italiani. Standing Ovation!