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October « 2011 « La Fabbrica dei Sogni
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Archive for October, 2011

Martyrs

Monday, October 31st, 2011 by

Horror di produzione francese, facente parte di quel filone che ci ha regalto film come “A l’interieur” (evitabile..), “Frontiers” (mica male..) ed altri.
In questo caso, il regista è Pascal Laugier, le protagoniste Mylene Jampanoi ed una brava Morjana Alaoui.
Parliamo del film: il primo aggettivo che viene alla mente, è senza dubbio “disturbante”: le immagini sono crude, eccessive, violente, estreme.
Eppure, però, nel dolore e nell’angoscia che permeano il susseguirsi di eventi, c’è della dolcezza, innegabilmente.
Il film inizia con un vecchio filmato, quasi documentaristico, che parla di una bambina, Lucie, scappata non si sa come da un luogo di tortura e violenza. Viene portata in un orfanotrofio, dove si chiuderà in un ostinato mutismo circa questa terribile esperienza, confidandosi solo con l’amica Anna. Chiuso questo prologo, veniamo al dì presente: un’allegra famigliola intenta a celebrare la colazione della domenica mattina. Quando suona il campanello. Ed ecco, qui inizia il delirio, qui la situazione ci sfugge di mano, gli eventi proseguono rapidi, s’arriva ad un punto dove la situazione si fa più chiara..ma è solo un impressione. La fine dell’incubo, è l’inizio di un incubo peggiore. E la fine dell’incubo peggiore, è l’inizio di una realtà ancora più orribile. Ma la discesa, fisica e metaforica, nell’orrore raccontata da questo film culmina con l’elevazione più assoluta. Concedendo alla trama una punta di genialità. Di più non dico, non posso. Non voglio spoilerare, e voglio indurvi a guardarvi questa pellicola.
Il film scorre nel complesso con un buon ritmo, incalzante quando è il caso, e con delle pause funzionali però alla narrazione. Gli interpreti, soprattutto le due attrici protagoniste, fanno più che bene il loro compitino, ma non sono le uniche. Mi limito a dire “Mademoiselle”.
Nel complesso, quindi, un film che mi sento di consigliare, ma solo ed esclusivamente a stomaci forti e occhi preparati.
Sarà uno spettacolo, ma non sarà un bello spettacolo. Affatto.

Død Snø – Dead Snow

Sunday, October 23rd, 2011 by

Ed eccoci qua a parlare dell’ennesimo film di zombie. Ma questo è..beh, è diverso dal solito.
Premetto che me lo sono visto in lingua originale (norvegese) con sottotitoli in italiano, ma tanto non è un film che verrà ricordato per i dialoghi. Ma andiamo con ordine:
Norvegia. Un gruppo di studenti di medicina decide di passare le vacanze pasquali in una baita sulle montagne. Solo che, ovviamente, finiranno per risvegliare qualcosa di malvagio, di molto malvagio..

D’accordo, la trama non è delle più originali (gruppo di ragazzi in una baita into the ass of the world vs zombie), c’è pure qualche citazione (plagio? no, dai, vada per citazione) da “la casa”, ma, andiamo..Zombie nazisti!! Zombie, e per di più nazi!! Quale nemico peggiore potrebbe mai immaginare qualsiasi nerd!?
Gli attori non sono propriamente da oscar, ma nelle fiction italiane si vede sicuramente di peggio. Diciamo che se la cavano egregiamente, non fanno brutta figura e non rovinano il film. Che comunque, visto il copione, non richiede certo prove d’attore di alto livello. L’importante è urlare, scappare e, all’occorrenza, sanguinare.
Gli scenari sono davvero mozzafiato, boschi di betulle che si aprono su ampi pendii innevati, con un inevitabile passaggio iniziale lungo un fiordo..un paradiso, se non fosse l’inferno.
Da sottolineare qualche scena splatter degna di nota, con punte di grottesco, comicità (permettetemi di raccontare di come s’incazza un nazi-zombie quando uno dei protagonisti, correndo con in mano due armi improvvisate, ovvero una falce ed un martello, le incrocia davanti al petto…), e demenzialità che cresce, soprattutto nel finale.
Regia decisamente valida, forse dal punto di vista prettamente tecnico la cosa migliore del film: ottimi stacchi, ed a volte il regista osa anche delle inquadrature insolite, ottenendo degli effetti azzeccati.
Infine, conclusione non troppo scontata, col piacere di qualche indizio disseminato qua e là per concedere ai più attenti la soddisfazione di intuirla con un po’ d’anticipo.
E direi che è tutto. Giudizio finale: ottimo per una serata in disimpegno.

Inside – a l’interieur

Sunday, October 16th, 2011 by

litri e litri di sangue finto, sprecati in un’ora e diciotto di pellicola girata inutilmente. Qualche scena sufficientemente splatter, ma una trama inverosimile ai limiti del ridicolo, con l’unico elemento “sorpresa”, svelato nel finale, ma che si intuisce alla mezz’ora… pollice verso