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The Dam Busters

Sunday, November 14th, 2010 by

Sempre perché siamo nella settimana del Remembrance Day ho deciso di vedere questo film. Lo consiglio, se siete in vena di film di guerra un po’ diverso da quelli più recenti, in bianco e nero e ricco di inglesismi.
La storia forse é nota, ed é una storia di tecnica, di scienza, di testardaggine, di coraggio e di follia.
Durante la seconda guerra mondiale le dighe tedesche diventano un’obiettivo per l’esercito inglese. Come abbatterle? problema di non facile soluzione, pensiamo ai mezzi del ’43 e alle protezioni che ovviamente l’esercito tedesco poneva a difesa delle dighe.
Lo scienziato inglese Barney Wallis ci si intestardisce e inventa, tra problemi burocratici, finanziari e logistici, una tecnica rivoluzionaria: le bombe a rimbalzo. Come quando si fanno rimbalzare i sassi sulla superficie di un lago. Solo che sono bombe e devono essere lanciate da una precisa altitudine (meno di 20 metri dalla superficie dell’acqua), ad una precisa velocità, da una precisa distanza per finire sott’acqua proprio alla base delle diga ed essere alla fine efficaci.
Com’é finita lo sappiamo, ma il bello di questo film non é soltanto la storia, interessante e affascinante, il bello del film é che é un film inglese del 1955, si vede e ciò é un bene. Non ci sono esagerazioni, non c’é smisurata boria, non c’é retorica, ma ci sono determinazione, la voglia di farcela, c’è il cameratismo tra ufficiali misurato e discreto, c’é una scazzottata sfogo e ovviamente ci sono un mare di “cup of tea”. C’é la normalità di uno squadrone che si addestra senza sapere l’obiettivo finale, ci sono i momenti di preparazione: chi scrive una lettera, chi si rade, chi legge, chi gioca a carte … il tutto con la tradizionale e assoluta calma britannica, perché semplicemente questo era il loro ruolo e non c’era niente di stravagante o eccezionale in quello che stavano per fare.
Oltre alla storia, che merita di essere ricordata, la cosa pregevole di questo film é proprio questa sensazione di normalità, di senso del dovere non esagerato e fanatico, una cosa così tipicamente britannica.

Poi c’é la marcia dei DamBusters:


Ragionavo con Robsom sull’incredibile mancanza di un remake di questo film, perché la storia é aimè perfetta per un’esagerato film in stile Mel Gibson. Sono andata a verificare e in effetti i diritti per un remake Gibson li aveva acquistati anni fa, poi per nostra fortuna li ha ceduti. Al momento quel genio di Stephen Fry sta lavorando allo script della nuova versione, made in UK. Speriamo bene.