Detto in poche parole questo (celebratissimo) film è di una noia mortale. Mai fidarsi del cinema francese, diceva il saggio. E mica aveva torto. Hiroshima mon amour vuole essere una parabola dell’ossessione e del ricordo, della guerra e dell’amore. Avrebbe funzionato se fosse stato un cortometraggio, invece si trascina ossessivamente (appunto) e lentissimamente per un’ora e mezza, tanto che alla fine i due protagonisti sembrano più che altro due psicotici deliranti sotto l’effetto di dosi massicce di morfina. Che poi magari è quello che il regista voleva ottenere, chissà.
La scena iniziale, un montaggio di grande impatto in cui si alternano le immagini di devastazione di Hiroshima con i corpi dei due protagonisti che fanno l’amore, con la polvere che si trasforma in sudore, è praticamente l’unica cosa bella di tutto il film.
We will probably never see each other again… unless there is a war.