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The Interpreter

Sunday, October 30th, 2005 by

Con molta voglia di vedere questo, mi hanno trascinato a vedere quest’altro.
Un thriller politico ben costruito; senza essere un fino storico contemporaneo ritengo che la storia possa essere credibile.
Nicole Kidman si conferma all’altezza della fama, brava, molto brava nei panni dell’interprete che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, cerca di trarne un vantaggio sul finale e rischia il guaio colossale. Nota inutile: spero che la Kidman abbia recuperato quei 7-8 kg persi per interpretare la spaventata Silvia Broome, perchè la ragazza è troppo magra!
Sean Penn, l’agente Tobin Keller, è come il vino: migliora invecchiando e non parlo da bionda, è diventato bravo o forse lo è sempre stato ma ora gli fanno fare film degni di questa definizione. Un’interpretazione a tratti toccante, a tratti rude. Tutto quello che serve ad un eroe moderno.
Pollack ha potuto girare delle belle scene all’interno del palazzo dell’ONU, molte nella sala dell’assemblea generale. Uno strappo alla regola con permesso eccezionale di Kofi Annan, che da parte sua immagino abbia ringraziato per la bella figura che l’ONU rimedia nel film. Emozionante, in fondo la gente che siede su quelle poltroncine azzurre su moquette verde ha per le mani il destino di miliardi di persone.
La trama è ben costruita, con ritmo, pochi spari inutili, molti visi espressivi; pecca nella seconda parte, è come se girasse a vuoto su fatti che in fondo non incidono, morale: ci sono i soliti 10 minuti di pellicola di troppo.
Abile il regista: non ci fa quasi mai notare la differenza di altezza tra i due attori, buona l’idea studiata per la scena finale (che non vi anticipo, son buona).
Un piccolo rassicurante SPOILER: i due non finiscono tra le lenzuola, per un soffio evitiamo il finale scontato.

Silvia Broome to Secret Service Agent Keller: “I’ll be honest with you, I don’t know how honest I can be with you.