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Patrick Stewart « La Fabbrica dei Sogni
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Posts Tagged ‘Patrick Stewart’

Notizie brutte e belle

Wednesday, June 2nd, 2010 by

In colpevole ritardo, salutiamo un gigante che se n’è putroppo andato, dopo una dolorosa e lunga lotta. Addio, Dennis.

In unrelated news, e su un tono più lieto, un altro grande è stato oggi onorato come si conviene.

UPDATE: ma anche Arnold??? 🙁

Star Trek: Nemesis

Thursday, August 11th, 2005 by

Diciamo la verità. I film di Star Trek hanno spesso un senso e una ragione di esistere solo per i fan. Tanto per cominciare sono generalmente film a basso budget e (anche per questo) un pò raffazzonati, cosa che i fan sono disposti a perdonare in cambio di una megapuntata della serie. E poi perchè spesso risultano difficilmente conprensibili a chi non è dentro l’universo Trek. Cionostante negli ultimi tempi ci si sono messi un pò più d’impegno e i film relativi a The Next Generation si rivolgono anche a un’audience più ampia. Nemesis, quarto e ultimo della serie, fa un particolare sforzo in questo senso. Forse perchè è il film che chiude un ciclo e si voleva finire in bellezza.

Come sempre Star Trek non si fa pregare quando si tratta di affrontare le questioni di attualità più scottanti. Questa volta è prende di petto la clonazione, con tutti i problemi che si porta dietro (coscienza, individualità, libero arbitrio, conflitto tra genetica e ambiente) e riprendendo lungo la via la questione centrale interpretata dall’androide Data per tutta la serie The Next Generation: cosa rende umano un essere umano.
E’ molto curioso per un appassionato di fantascienza assistere oggi a dotti quanto insensati dibattiti sugli aspetti più controversi della scienza moderna. Se solo giornalisti, filosofi, teologi e altre simili categorie di inutili persone si degnassero di scendere dal loro pulpito, scoprirebbero che la maggior parte di questi temi sono esplorati, eviscerati e dibattuti nella fantascienza da ben prima che venissero notati dai media (e spesso prima che la scienza stessa ne fosse consapevole) con molta più profondità e intelligenza di quanto loro potrebbero mai fare, anche se capissero gli argomenti di cui stanno parlando.

Dal punto di vista di un trekker, Nemesis segna in positivo il ritorno dei Romulani, con molti dettagli inediti, e l’apparizione dei Remani. In negativo, una serie di bestialità, prima fra tutte l’improbabile SUV con cui Picard, Data e Worf scorrazzano su Kolarus III e il sempre incomprensibile ruolo del consigliere Troi. Patrick Stewart e Brent Spiner nelle parti di Picard e Data sono grandissimi come sempre e si confermano come una delle coppie più affiatate del cinema. Ottimo anche Tom Hardy nella parte di Shinzon, uno dei cattivi più riusciti di tutto Star Trek. Primo Contatto resta secondo me il migliore dei film di The Next Generation, ma Nemesis viene buon secondo.
Però, accidenti. Dire addio all’Enterprise è dura.

You are me. The same noble Picard blood runs through our veins. Had you lived my life, you’d be doing exactly as I am… Look in the mirror and see yourself. Consider that, Captain… I can think of no greater torment for you.

Dune

Saturday, June 25th, 2005 by

Il capolavoro di Frank Herbert è da tempo immemorabile nella mia lista di libri di leggere, ma, per un motivo o per l’altro, qualcosa ha sempre avuto la precedenza. Quindi non sono in grado di giudicare quanto Dune di David Lynch sia fedele a quella che è stata definita “la risposta della fantascienza al Signore degli Anelli“. Posso però dire che se il progetto fosse rimasto nelle mani di Ridley Scott, invece di passare in quelle di Lynch, probabilmente il risultato sarebbe stato meno deludente. Però magari ci saremmo persi Blade Runner, chissà…

La saga di Dune è molto complessa sia per i suoi vari riferimenti all’attualità e alla storia, sia per le tematiche che tocca, alcune delle quali tremendamente attuali (Dune è un pianeta desertico, l’unico posto nell’Universo in cui si trova la preziosa Spezia, indispensabile per viaggiare tra le stelle. Suona familiare?). Inoltre Herbert creò un intero universo parallelo, con la sua storia, la sua politica, le sue razze e il suo gergo. Non che sia facile portare tutto ciò in un film, ma la sceneggiatura povera e un montaggio a dir poco amatoriale portano a un sicuro disastro. Perfino un grande come Patrick Stewart fatica con una recitazione sopra le righe (bravino anche Sting, anche se il suo ruolo è limitato).

Per essere un film del 1984 (Guerre Stellari è del 1977, Alien del 1979 e Blade Runner del 1982) scenografia ed effetti speciali sono patetici e inutilmente barocchi. E’ vero che Dune è volutamente low-tech (e allora che c’entrano queste futuristiche armi soniche?), ma anche la più scassata puntata di Star Trek dei primi anni ’70 faceva di meglio. Certo, i mostri di Rambaldi, sono bellissimi come sempre (d’altra parte è pur sempre il creatore di King Kong ed E.T.!), ma Lynch sembra essere più interessato a disgustare lo spettatore con scene splatter e atmosfere horror che snaturano ancora di più il film.

E dire che il progetto iniziale prevedeva scenografie disegnate da grandi nomi come H.R. Geiger e Moebius e la partecipazione di Salvador Dalì! Insomma, Dune è stata un grande occasione sprecata e la saga merita decisamente una seconda chance. Chissà che Sir Ridley non voglia tornarci su prima o poi. O magari il signor Peter Jackson.

He who can destroy a thing, controls a thing.