E’ un classico delle discussioni tra fan, capace di scatenare liti ferocissime e faide sanguinarie, o più semplicemente di far passare intere serate sparando cazzate a raffica: quale degli episodi di una serie è il migliore e quale il peggiore?
Sono questioni, come tutti sappiamo bene qui, di fondamentale importanza e per questo motivo qualcuno ha deciso di affrontarle “scientificamente” creando il “tomatometro”. In pratica, usando gli indici di Rotten Tomatoes come un mega-sondaggione per trovare il consenso (o almeno la media dei consensi) tra i fan.
Il risultato è a volte scontato, a volte meno: nonostante il luogo comune voglia che la qualità degli episodi vada decrescendo nel tempo, questo non è sempre vero. Per esempio, l’episodio n.2 di Guerre Stellari (che, a causa dei disturbi mentali del signor George Lucas, sarebbe in realtà il n. 5) è generalmente considerato il migliore. O in altri casi, come Indiana Jones o Ritorno al Futuro, il n.3 è superiore al n. 2 (anche se raramente al n. 1). E ci sono rari casi in cui la serie ha quasi tenuto la stessa qualità per tutti e tre i film (tipo Il Signore degli Anelli, anche se l’episodio 2 ha ottenuto leggermente più voti). Poi si rivelano le volgari operazioni di cassetta (e cassa): Spielberg è praticamente un caso clinico in queste cose: Jurassic Park 2 e 3 sono per caso serviti a pagare le fatture del numero 1? Anche se il caso più drammatico è forse quello di Rambo, i cui episodi successivi non hanno praticamente nulla a che fare con il primo film.
E’ poi interessante la valutazione del Padrino, la cui qualità crolla miseramente con la Parte III. Coppola, come è ben noto, aveva concepito la storia in due parti e ha sempre candidamente ammesso che la Paramount lo “ricattò economicamente” per fare la terza parte. Che c’entra poco con il romanzo di Puzo, ha una storia più radicata nell’attualità e sarebbe, comunque, un gran bel film se non dovesse confrontarsi con i due capolavori che l’hanno preceduto.