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Un’ottima annata

Friday, December 29th, 2006 by

Ehi Gin, che ne dici se stasera ci facciamo Russel Crowe?
Che avreste risposto? Io non sapendo nemmeno cosa m’aspettasse ho detto sì con l’ultima fetta di panettone in mano, il nome valeva il rischio di un film-sola, quindi un martedì sera qualsiasi ci siamo viste un filmetto senza pretese d’esser capolavoro ma godibile.
Russel Crowe (Max) è decisamente un bel punto di partenza per una storia semplice, divertente e romantica; di comune accordo con l’amica che mi accompagnava ho deciso che occhi espressivi come quelli di Crowe se ne vedono pochi in giro, certo pure tutto il resto del sudetto ha il suo bel perchè. A dimostrazione della cosa la sala era gremita di fanciulle o coppie la cui parte maschile era stata trascinata lì a forza, e parlo delle coppie etero naturalmente.
Ma anche gli ometti avranno il loro bel vedere inseguendo una molto affascinante Marion Cotillard (Fanny) sulla sua bicicletta e ascoltandola parlare con un adorabile accento francese.
La storia è tutta giocata nella splendida Provenza, tra vigneti spettacolarizzati, governanti appassionate, eredità inaspettate e forse immeritate, vignaioli burberi e misteriosi, vini imbevili o eccellenti, scontri tra parenti, rampanti broker londinesi dal ricordo molto facile, buoni sentimenti, innamoramenti repentini nell’eterno scontro tra Britannici e Francesi. Forse una trama prevedibile, ma spezzata da umoristici e sinceri siparietti comici.
Appunto speciale per A. Finney, strepitoso come sempre nella parte dello zio Henry. Le sue chiacchiere a proposito di vino con il nipote ragazzino m’ha fatto venire un certo magone. E son bei ricordi da tenere.

“Una volta che trovi qualcosa di buono, Max, devi averne cura. Devi lasciare che cresca.” Henry

Qui trovate un’ottima riflessione su alcune scelte del regista che permeano tutta la pellicola, contiene spoler vi avviso, però è interessante.

Inutile aggiungere che voterei anche subito una modifica costituzionale del tipo: “Al cinema è vietato parlare durante la proiezione (se volete parlare andate a vedere Olè o Vacanze a NY). La violazione del suddetto divieto provocherà l’allontanamento forzato e immediato dalla sala”.
Lo so, è solo una vana speranza, ma tutte io me le trovo le galline starnazzanti al cinema?