Ve lo dico: la prossima volta che vado al cinema lo spettacolo deve iniziare alle 22.30 e inizia invece alle 23, sparo nel proiettore. Se ci aggiungono poi un intervallo, mai esistito in quella sala, di 15 minuti buoni, li denuncio. Non si interrompe un film così a caso.
Nonostante ciò il film me lo sono goduto. Harry cresce e come accade anche ai babbani, finisce in quel guaio chiamato adolescenza, complicato dalla presenza di “chisaitu” che lo vuole morto, secondo copione di ogni cattivo imbecille che si rispetti.
Un episodio più cupo e complesso dei precendenti, in cui il nostro mago affronta prove personali molto dure e gli amici sono lo sfondo della sua crescita a complicare le cose con le prime cotte serie. Hermione e Ron sono solo adorabili e le incomprensioni che si generano tra ragazzi e ragazze perfette. Harry che cerca disperatemente di invitare al ballo una bella compagna è strepitoso, sembra umano anche lui. Il dramma è che certe cose non migliorano crescendo, lo sapranno a Hogwards?
Le ambientazioni sono molto gotiche, il freddo si sente direttamente, il dubbio è che questo dipenda dal fatto che il regista M.Newell è il primo britannico a dirigere la serie. O forse era l’aria condizionata accesa in sala? a fine novembre! Il film dura due ore e mezza ma non bastano per evitare tagli di alcune scene, prima fra tutte l’iniziale competizione, la Coppa Mondiale di Quidditch che nel libro occupa parecchie pagine affascinanti. La sensazione è che sia stata necessaria un’opera di semplificazione estrema per far stare tutto il romanzo in un film unico.
Musica ed effetti speciali non fanno rimpiangere gli episodi precendenti, ma il film non è più solo una commedia fantastica. Da vedere.
Hermione Granger: Ron, hai rovinato tutto!